Se l’uno per cento dell’umanità...

"Un giorno o l’altro, l’umanità diventerà collettivamente cosciente. La possibilità esiste, ma nessuno sa quando arriverà: passeranno milioni di anni e milioni di persone dovranno diventare dei Buddha, prima che questo possa accadere. Poi, un giorno, sarà possibile che la “buddhità” si trasformi in un fenomeno naturale.

Prima di allora, però, occorre lottare individualmente. Non si può stare ad aspettare quell’epoca, sarebbe un’attesa suicida. E se tutti si mettessero ad aspettare, quel momento non arriverebbe mai, perché richiede che un certo numero di anime individuali siano già diventate dei Buddha.

Negli ultimi decenni, sono stati condotti alcuni esperimenti sulla meditazione. Si è scoperto che se in un paesino il numero di meditatori raggiunge l’uno per cento – per esempio, se in un paese di cinquecento persone cinque cominciano a meditare – il tasso di criminalità scende immediatamente. La gente commette meno crimini solo perché l’uno per cento della popolazione sta meditando: quell’uno per cento ha ripercussioni sulla consapevolezza di tutti. E stiamo parlando del semplice meditare, non dell’essere dei Buddha.

Se l’uno per cento dell’umanità raggiungesse lo stato di Buddha, la qualità collettiva cambierebbe; la consapevolezza diventerebbe più facile, forse addirittura naturale e spontanea.

Dunque, se stai aspettando, la tua attesa è vana. Se ciascuno di noi aspettasse la venuta di quell’era, non arriverebbe mai; fai qualcosa al riguardo, perché in tal modo creerai una situazione in cui diventerà sempre più semplice e probabile la sua venuta per tutti."

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Articolo pubblicato da:
OTP
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