OSHO Golden Light Meditation

Osho ne parla...

Osho parla della Golden Light Meditation.
Audio contenuto nel CD che puoi trovare su Oshoba.it

L’incontro di positivo e negativo

 "Queste sono le due possibilità: l’energia che fluisce verso il basso diventa sessualità e l’energia che fluisce verso l’alto diventa spiritualità. L’energia che fluisce verso il basso è riproduttiva, l’energia che fluisce verso l’alto è creativa. L’energia che fluisce verso il basso, crea una nuova vita, l’energia che fluisce verso l’alto dà a te una nuova vita. Questo è ciò che intendeva dire Gesù, quando affermava: “Se non rinascerai” – non da un padre e da una madre, ma dalla tua stessa elevazione interiore; a meno che non diventerai un dvija, colui che è nato due volte – “non entrerai nel regno dei cieli.”

Il Fiore d’oro è in attesa sul punto più elevato del vostro essere: nella mappa dello yoga è chiamato sahasrar, il fiordiloto dai mille petali. È il settimo chakra, sulla sommità della testa. Il più basso è muladhar, il chakra del sesso e il più elevato è sahasrar, il settimo chakra. Dal chakra più basso, l’energia scende e crea una nuova vita. Se hai conservato l’energia, se l’hai aiutata a salire, un giorno raggiungerà il sahasrar e sboccerà il tuo Fiore d’oro. Ovviamente ha bisogno di energia: è presente solo come potenziale, come possibilità. Se non avrà a disposizione energia, non diventerà attuale.

È come quando non innaffi una pianta: l’albero aspetta e l’acqua non arriva. La linfa non riesce a salire, come potrebbero sbocciare dalla pianta mille e un fiore? È impossibile. La pianta è triste, sta quasi per morire: sarà un lento suicidio. A poco a poco le foglie appassiscono; a poco a poco i rami seccano e alla fine moriranno anche le radici. Ha bisogno di un flusso costante di energia.

Proprio come la linfa sale in una pianta, l’uomo è simile a una pianta. E quello che uso non è un simbolismo nuovo – l’uomo simile a un albero – è uno tra i simboli più antichi. È stato usato nelle scuole mistiche ebraiche: lo chiamavano l’Albero della Vita.

Così come il buddhismo ha raggiunto il culmine nello Zen, l’Islam l’ha raggiunto nel Sufismo, il giudaismo l’ha raggiunto nella Kabbala. La Kabbala dice che l’uomo è un albero, che ha bisogno di una grande energia per far sbocciare i suoi fiori. Ma ricorda che conservare l’energia non significa reprimerla. Qui è dove molte persone vengono fuorviate: conservare l’energia non significa reprimerla; il processo è totalmente diverso.

Repressione significa che reprimi continuamente l’energia nel chakra più basso; se l’energia diventerà eccessiva in questo chakra, creerai una sessualità pervertita. Se non lasci accadere in te un rilassamento naturale e nel chakra più basso si accumulerà troppa energia, troverà, in un modo o nell’altro, uno sfogo. Potrà pervertirsi, si pervertirà! creerà in te una patologia. Interroga gli psichiatri, gli psicologi, gli psicanalisti; ti risponderanno: “Il novantacinque per cento dei disagi psicologici sono dovuti alla sessualità. In un modo o nell’altro la sfera sessuale risulta coinvolta.” È un numero impressionante: il novantacinque per cento! Inoltre, coloro che non si rivolgono mai a uno psichiatra o a uno psicanalista, non sono in condizioni migliori: sono tutti repressi.

La repressione non conduce alla trasformazione. Comprendetelo una volta per tutte; la repressione non potrà mai diventare trasformazione. Cos’è dunque la trasformazione? Cos’è la conservazione dell’energia? La conservazione dell’energia è un processo meditativo, non è un processo di moralizzazione.

Vi suggerirò un metodo semplice, che vi sarà immensamente utile. È stato usato dai taoisti nel corso dei secoli; l’hanno dato i Maestri solo ai loro discepoli: ecco perché non è descritto nei libri. Ora però, è giunto il momento di parlarne, perché milioni di persone stanno lavorando, attraverso i libri, nella loro ricerca spirituale. E attualmente non ci sono più tanti Maestri a disposizione.

È un metodo semplice, che aiuta a trasformare la tua energia e a condurla verso l’alto. Ricorda sempre che i metodi taoisti sono molto semplici, perciò non pensare: “Come può un metodo tanto semplice, essere tanto importante?” Mettilo in pratica, sperimentalo e lo saprai.

Il processo è questo:
Almeno due volte al giorno… i momenti migliori sono due. Il primo è al mattino presto, prima di alzarti dal letto; nel momento in cui ti senti sveglio, vigile, praticalo per venti minuti. Deve essere la prima cosa che fai al mattino! Prima di alzarti dal letto, fallo immediatamente! Poiché, nel momento in cui esci dal sonno, sei delicato e ricettivo; quando stai uscendo dal sonno, sei freschissimo e l’impatto andrà veramente in profondità; subito dopo essere uscito dal sonno, sei meno nella mente che in qualsiasi altro momento. Di conseguenza in te esistono delle brecce, attraverso le quali il metodo penetrerà nel nucleo più intimo del tuo essere. E al mattino presto, quando ti stai svegliando e quando tutta la Terra si sta svegliando, c’è un’ondata di alta marea di energia che si risveglia, che ricopre tutto il mondo: usa quell’ondata, non perdere quell’opportunità.

In tutte le religioni antiche si era soliti pregare nelle prime ore del mattino, al sorgere del Sole, poiché all’alba, sorgono tutte le energie dell’esistenza. In quel momento puoi semplicemente cavalcare l’ondata di energia che si eleva: sarà facilissimo. Alla sera sarebbe difficile, poiché l’energia si sta ritirando; andresti contro corrente, lotteresti, al mattino invece segui la corrente.

Quindi il momento migliore per iniziare è al mattino, immediatamente, quando sei ancora metà addormentato e metà sveglio. Il processo è veramente semplice, non richiede una postura, né yogasana, né un bagno, niente di niente.

Resta semplicemente sdraiato supino nel tuo letto, a occhi chiusi.

Quando inspiri, visualizza una grande luce che, entrando in te dalla testa, pervade tutto il corpo: come se alla sommità della tua testa fosse sorto un sole, una luce dorata che si riversa nella testa. Tu sei semplicemente vuoto e la luce dorata si riversa nella tua testa e va, va e va, sempre più in profondità, fino a uscire dai tuoi alluci. Quando inspiri, fallo con questa visualizzazione

Quando espiri, visualizza un’altra cosa: le tenebre entrano in te dai tuoi alluci; un grande fiume buio entra in te attraverso i tuoi alluci e sale e sale, fino a uscire dalla testa. Fa’ respiri lenti e profondi, in modo da poter visualizzare. Fa’ tutto molto lentamente. E solo quando sei appena uscito dal sonno, riesci a fare respiri lenti e profondi, poiché il corpo è riposato, rilassato.

Lasciamelo ripetere: quando inspiri, lascia che la luce dorata penetri in te dalla testa, poiché è lì che il tuo Fiore d’oro è in attesa e quella luce dorata lo aiuterà. Quella luce dorata ripulirà tutto il tuo corpo e lo colmerà totalmente di creatività: questa è l’energia maschile.

Poi, quando espiri, lascia che le tenebre – tutte le tenebre che puoi immaginare, simile a una notte buia – entrino dai tuoi alluci e risalgano come un fiume: questa è l’energia femminile; ti addolcirà, ti renderà ricettivo, ti calmerà e ti porterà il riposo. E lascia che quelle tenebre escano dalla testa. Poi inspirerai di nuovo, e la luce dorata entrerà in te un’altra volta.

Fa’ questo per venti minuti, al mattino presto.

Il secondo momento migliore è mentre ti stai coricando, alla sera.
Giaci supino nel letto e rilassati per qualche minuto. Quando cominci a sentire che stai ondeggiando tra il sonno e la veglia, proprio nel mezzo, inizia questo procedimento e continualo per venti minuti. Se ti addormentassi mentre lo stai facendo, sarebbe la cosa migliore, poiché l’impatto rimarrebbe nel tuo subcosciente e continuerebbe a lavorare.

Dopo tre mesi, rimarrai sorpreso: l’energia che si accumulava sempre nel muladhar, il chakra più basso, il chakra del sesso, non si fermerà più lì: fluirà verso l’alto.

 Proprio l’altro giorno, qualcuno mi ha fatto una domanda. Mi ha detto che qui ha visto le più belle donne che mai ha incontrato in tutti i posti in cui è stato, ma che non sono eroticamente eccitanti.

Come mai? È proprio così, la sua osservazione è giusta. Se vai in profondità in meditazione, diventerai non eccitante eroticamente. Avrai un tipo di bellezza diverso, ma non sarà una bellezza erotica. La tua bellezza comincerà ad avere il profumo della spiritualità; comincerà ad avere la sottigliezza della grazia e non la grossolanità della sessualità.

La sessualità è grossolana, poiché è il gradino più infimo della tua scala. Quando l’energia comincerà a salire, in te sorgerà un tipo diverso di bellezza e di grazia, e questo è divino. Diventi sempre meno corporeo e sempre più spirituale. Se praticherai questo metodo per tre mesi, rimarrai sorpreso: non avrai più bisogno di reprimerti, la tua trasformazione sarà iniziata."

Osho, Il sacro fuoco, capitolo 5

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